Ripartizione del superbonus in dieci rate annuali anche per quota parte delle spese sostenute


  • L'Agenzia delle Entrate fornisce i chiarimenti sullo spalma detrazione maggiorata

    Ripartizione del superbonus in dieci quote annuali anche per una parte delle spese sostenute nel 2022, stante il fatto che le disposizioni vigenti non richiedono che l’opzione debba riguardare tutte le spese sostenute in detto anno.

    È possibile, quindi, presentare un modello dichiarativo integrativo del modello 730/2023 e optare per la detta ripartizione nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2023.

    Così l’Agenzia delle entrate che, con la risposta n. 252/2024, ha fornito i propri chiarimenti in merito alla ripartizione della detrazione maggiorata (superbonus) in dieci quote annuali, di cui al comma 8-quinquies dell’art. 119 del D.L. 34/2020.

    L’istante ha rappresentato di essere l’unica proprietaria di un edificio unifamiliare che nel corso del 2022 ha sostenuto, congiuntamente al coniuge, spese relative agli interventi destinati al risparmio energetico ammessi al superbonus, di cui all’art. 119 del D.L. 34/2020.

    Il contribuente ha chiesto se per le dette spese (sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale e degli infissi nonché installazione dell’impianto fotovoltaico), sostenute nel 2022, possa avvalersi della ripartizione in dieci quote annuali e se per le altre spese (isolamento termico delle superficie opache) possa fruire della detrazione spalmata in quattro anni, il tutto, rispettivamente, ai sensi dei commi 8-quinquies e 1 dell’art. 119 del D.L. 34/2020.

    Si ricorda, innanzitutto, che con l’opzione per la detrazione fiscale per le spese sostenute dall'1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, il contribuente può scegliere di distribuire in dieci quote annuali di pari importo a partire dal periodo d'imposta 2023 e che la detta opzione è esercitabile anche solo per una parte delle spese sostenute nel 2022, non essendo previsto che tale opzione debba riguardare tutte le spese sostenute in tale anno.

    L’Agenzia delle entrate, infatti, evidenzia che l'articolo 2 del D.L. 11/2023, convertito con modificazioni dalla legge 38/2023, ha introdotto nel citato articolo 119, il comma 8-quinquies, con il quale la detrazione può essere ripartita, su scelta del contribuente, in dieci quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d'imposta 2023.

    L’agenzia, sul tema, analizzata la normativa di riferimento, ricorda che le tipologie e i requisiti tecnici degli interventi oggetto della detrazione maggiorata sono stati indicati nei commi da 1 a 8 dell’articolo 119 del D.L. 34/2020, mentre l'ambito soggettivo di applicazione del beneficio fiscale è stato definito dai commi 9 e 10 e che per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022, la detrazione risulta fruibile in quattro quote annuali di pari importo (sul tema, Agenzia delle Entrate, circolari n. 17/E/2023, n. 23/E/2022, n. 30/E/2020 e n. 24/E/2020).

    La ripartizione, come chiarito con il più recente documento di prassi (Agenzia delle Entrate, circolare n. 13/E/2023) ha, quale obiettivo prioritario, quello di agevolare la fruizione della detrazione, evitando possibili situazioni di incapienza fiscale che si concretizzano ogniqualvolta l'imposta lorda risulta inferiore all'ammontare della detrazione.

    Di conseguenza, in aderenza con il dettato legislativo, l'Agenzia delle Entrate precisa che è possibile optare per la ripartizione della detrazione in dieci quote annuali anche solo per una parte delle spese sostenute nel 2022, non essendo disposto che la detta opzione debba riguardare tutte le spese sostenute in tale anno.

    Pertanto, la contribuente potrà la dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF) integrativo del modello 730/2023, indicando le spese sostenute nel 2022 da ripartire in quattro quote annuali di pari importo e potrà optare, sempre nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2023, per la ripartizione in dieci quote annuali di pari importo della detrazione spettante con riferimento alle altre spese sostenute nel 2022. Fabrizio Giovanni Poggiani - ITALI OGGI (riproduzione riservata) 

     

     


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