ISA pronti per la compilazione dopo l'approvazione definitiva dei correttivi


  • Ampliamento del regime di esonero per il rilascio dei visti di conformità

    Dopo l’approvazione dei correttivi congiunturali, quasi tutto pronto per l’elaborazione degli Isa per il periodo d’imposta 2023.

    Si segnala l’ampliamento degli esoneri per il rilascio del visto di conformità per la compensazione dei crediti relativi alle imposte dirette e all’Iva.

    Trepida attesa, invece, per la versione del software che consentirà di elaborare i dati per la proposta di concordato preventivo biennale (CPB).

    Con specifico decreto del 29 aprile 2024 il ministero dell’economia e delle finanze, ha approvato le modifiche ai 175 indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), applicabili al periodo d’imposta 2023 (“ISA 2024”), al fine di tenere conto delle ricadute collegate al nuovo scenario economico mentre, in precedenza, con il provvedimento direttoriale dell'Agenzia delle Entrate (n. 192000) sono state definite le modalità per l’acquisizione anche massiva dei dati utile alla relativa applicazione degli indicatori.

    Il software “Il tuo Isa 2024” collocato sul portale dell’Agenzia delle Entrate consente, in relazione al periodo d’imposta 2023, il calcolo, comprensivo anche dei correttivi approvati con il decreto appena richiamato, degli indicatori.

    Le risultanze dell’applicazione degli Isa determinate anche a seguito della dichiarazione di ulteriori componenti positivi di reddito per migliorare il profilo di affidabilità, rilevano ai fini dell’accesso al regime premiale, di cui al comma 1 dell'art. 9-bis del D.L. n. 50/2017 e delle attività di analisi del rischio di evasione fiscale, di cui al successivo comma 14 del medesimo art. 9-bis.

    Sul punto si evidenzia che il provvedimento direttoriale del 12 aprile dispone sulle modalità di acquisizione dal cassetto fiscale degli ulteriori dati necessari ai fini della elaborazione degli Isa per il periodo d’imposta appena trascorso (2023), alla base anche dello sviluppo della proposta di concordato preventivo (CPB) per il biennio 2024/2025 (per i forfetari solo per il 2024); questi dati devono essere necessariamente importati al fine di verificare il punteggio di affidabilità ottenuto.

    L’attivazione della fornitura massiva dei dati necessari per gli Isa e della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale è subordinata alla positiva verifica che la delega alla consultazione del cassetto fiscale dei deleganti sia presente in data anteriore alla data di invio della richiesta.

    Il provvedimento ministeriale, invece, che tiene conto del parere della commissione degli esperti acquisito lo scorso 12 aprile, ha individuato gli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale, necessari per tener conto di situazioni di differente vantaggio o svantaggio competitivo con riferimento alla collocazione territoriale, le misure di ciclo settoriale, necessarie per tenere conto degli effetti della congiuntura economica, e le modifiche all’indice sintetico di affidabilità fiscale “DM05U” relative all’aggiornamento della “Territorialità dei Factory Outlet Center”.

    Sul fronte dei benefici si segnala che con un punteggio piuttosto alto (almeno 9 per il 2023 o di media 2022/2023) è possibile fruire dell’esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti non superiore a 50 mila euro per le imposte dirette e l’Irap maturati nel 2023 e a 70 mila euro annui per i crediti relativi all’Iva maturata nel 2024 e del credito infra-annuale maturato nei primi tre trimestri del 2025 e dell’esonero dal visto di conformità o della prestazione della garanzia per la richiesta a rimborso del credito Iva del 2024 o di quello infr-annuale dei primi tre trimestri del 2025 per un ammontare non superiore a 70 mila euro; se il voto risulta più basso gli esoneri sono fruibili per importi inferiori (20 mila euro per imposte dirette e Irap del 2023 e 50 mila euro per i crediti Iva del 2024).

    Infine, si segnala che, ai sensi del comma 4, dell’art. 8 del d.lgs. n. 13/2024, l’Agenzia delle Entrate, entro il prossimo 15 giugno, metterà a disposizione dei contribuenti il software aggiornato grazie al quale si potrà stimare il reddito minimo dovuto al Fisco per i prossimi due anni (un solo anno e sperimentale per i forfetari) con la conseguenza che prima il contribuente comunicherà i dati, prima riceverà la proposta e più tempo avrà per valutare la propria posizione, tenendo conto che il limite per l’adesione è il 15 ottobre 2024 (per il primo anno di applicazione, forse al 31 ottobre 2024 se sarà approvato il correttivo); la proposta verrà comunicata dall’agenzia al contribuente entro cinque giorni dall’invio dei dati richiesti e, in caso di adesione, il contribuente potrà ottenere i benefici premiali a prescindere dal punteggio Isa ottenuto, ai sensi del comma 3 dell’art. 19 del d.lgs. n. 13/2024. Fabrizio G. Poggiani - ITALIA OGGI (riproduzione riservata).


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