Pronta la tassonomia per i bilanci degli enti del Terzo settore. Due le parti comuni alle tipologie di documenti, una contenente i dati anagrafici dell’ente e l’altra formata da un blocco di testo destinato a contenere la dichiarazione di conformità di quanto depositato rispetto al documento di bilancio (ordinario o per cassa) originale.
Sul proprio sito (https://it.xbrl.org) XBRL Italia ha pubblicato un foglio elettronico contente la bozza della struttura e del contenuto della Tassonomia ETS in corso di definizione, con l’obiettivo di ottenere, dagli operatori, indicazioni e suggerimenti utili alla stesura definitiva.
Come indicato nel documento di accompagnamento, lo standard setter tecnologico ha, quale obiettivo prioritario, quello di realizzare una tassonomia per la codifica, nell’eXtensible Business Reporting Language (XBRL), del bilancio degli enti del Terzo settore (Ets) intendendo tali sia quello, di cui al comma 1 (bilancio di esercizio ordinario), sia quello, di cui al comma 2 (rendiconto per cassa), ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore – C.T.S.), in modo tale che il dicastero competente (Ministero del lavoro e delle politiche sociali) possa valutarne l’adozione, ai fini del relativo deposito nel Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), ai sensi del paragrafo 3 dell’allegato B al dm 106/2020.
Come si evince dal documento citato di accompagnamento, la Tassonomia ETS, dal punto di vista della nozione di bilancio prende spunto dalle disposizioni contenute nei citati commi 1 e 2 del d.lgs. 117/2017, dal decreto del dicastero competente del 5/03/2020 e dal principio contabile specifico (OIC 35).
Il foglio elettronico risulta composto da ventidue fogli, ma il più interessante è quello iniziale, denominato “Indice e note” e destinato a presentare una visione complessiva della bozza della struttura e del contenuto della Tassonomia ETS in corso di sviluppo, mentre gli altri ventuno sono dedicati alle singole tabelle che fanno parte di quest’ultima.
La Tassonomia ETS è costituita da due parti comuni e la prima parte comune, all’inizio dell’indice e intitolata “Dati identificativi dell'ente” è costituita dalla tabella ID e contiene i dati anagrafici dell’ente del Terzo settore, cui si riferisce il documento, mentre la seconda parte comune, alla fine dell’indice e denominata “Dichiarazione di conformità del bilancio” è, invece, un blocco di testo destinato a contenere la dichiarazione di conformità di quanto depositato rispetto al documento originale.
Il corpo è costituito da due parti alternative fra loro, la prima è dedicata alla codifica del bilancio di esercizio ordinario (comma 1, art. 13 del d.lgs. 117/2017) mentre la seconda è dedicata alla codifica del rendiconto per cassa (comma 2 dell’art. 13 del d.lgs. 117/2017)
La parte concernente il bilancio ordinario prevede la codifica di tre prospetti, lo stato patrimoniale, il rendiconto gestionale e la relazione di missione mentre le voci dello stato patrimoniale (tabella SP) e del rendiconto gestionale (tabella RG), sono derivate rispettivamente dai modelli A e B del dm 5/03/2020 e sono presenti ulteriori integrazioni.
Infine, la parte dedicata al rendiconto per cassa, di cui al comma 2 dell’art. 13 del d.lgs. 117/2017 è composta dalla tabella RC, contenente il prospetto del rendiconto per cassa di cui al modello D del dm 5/03/2020 e da una sezione denominata “Altre informazioni”; questa ultima parte è costituita da quattro blocchi di testo, di cui due predisposti per fornire, secondo una logica mutuata dai bilanci delle micro imprese, le informazioni aggiuntive, rispetto a quelle richieste dalle disposizioni vigenti. Fabrizio Giovanni Poggiani - ITALIA OGGI (riproduzione riservata)
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